Frutto antico
Il noce è una pianta possente, chioma espansa, foglie odorose e abbondanti frutti, drupe di colore verde, al cui interno si trova un guscio legnoso che custodisce i gherigli commestibili. Tradizionalmente considerati “frutta secca”, i gherigli in realtà sono dei semi, densi di proprietà nutritive. Anche le radici sono uno straordinario scrigno di nutrienti; si sviluppano prima in profondità e poi in larghezza formando un apparato radicale esteso che assorbe dal terreno una gran quantità di minerali e altri elementi.
Protagoniste di miti, leggende, e di ricette gourmet, le noci hanno accompagnato da sempre la vita dell’uomo come una fonte sicura di gusto e nutrimento
Se i gherigli sono riusciti a mantenere così a lungo un posto sulla nostra tavola, lo si deve a una somma di fattori; certamente il gusto, la facilità di reperimento e di conservazione ma anche, come conferma un sempre maggior numero di studi scientifici, le numerose proprietà che li rendono un potente scudo protettivo per la salute dell’organismo. Le noci contengono vitamine, minerali, polifenoli e soprattutto acidi grassi essenziali, quali gli Omega 3 e 6, un mix che contribuisce al buon funzionamento di cuore e arterie e abbassa il rischio di patologie a carico dell’apparato vascolare.
Tutti i giorni
Assumere quattro o cinque noci al giorno stimola la vigilanza cerebrale e la memoria, aiuta a combattere stanchezza mentale e stress. La stessa quantità rappresenta anche lo spuntino perfetto per fare il pieno di energia e rimanere sazi tra un pasto e il successivo, placando il “rischioso” appetito emotivo. Senza dimenticare che fanno anche bene all’umore e sono indicate per tutti coloro che seguono una dieta vegetariana, perché vantano un alto contenuto di zinco e rame, minerali che abitualmente si assumono con la carne.
Si consigliano quelle biologiche per usufruire al meglio delle loro virtù curative. Come si riconoscono? Basta non acquistare noci sbiancate con candeggina o altri agenti chimici, meglio privilegiare le noci italiane, con il guscio leggermente scuro e “macchiato”, poiché non hanno subito nessun trattamento. Le migliori hanno un guscio piccolo medio, non presentano eccessive rugosità e il gheriglio deve essere carnoso ma croccante, secco e appena oleoso. Sarebbe meglio evitare le noci già sgusciate, in quanto perdono gran parte degli antiossidanti.
LA NOCE DI GRENOBLE
È LA PRIMA CHE,
NEL 1938, OTTENNE
LA DENOMINAZIONE
DI ORIGINE CONTROLLATA
CON IL GUSCIO
SI CONSERVANO
IN UN LUOGO
FRESCO E ASCIUTTO
FINO A CINQUE MESI
Albero duttile
L’albero del noce da frutto è stato utilizzato nei secoli in ogni suo componente con risultati d’eccezione. Ha prodotto un legno da arredamento di rara duttilità e bellezza, tinture che hanno ornato i più preziosi tappeti persiani, un olio ricco di proprietà salutari e cosmetiche, germogli usati come potente antinfiammatorio naturale. Trionfale, naturalmente, l’impiego delle noci in cucina; dal classico snack a ingrediente di molte ricette in menu, dagli antipasti ai dolci.
Nel XIV secolo in Francia le noci erano servite con i dessert, durante i banchetti reali, conservate in una mistura di miele e spezie, preparata settimane prima dell’evento. Nelle Isole Britanniche, invece, si gustavano insieme al maiale o al formaggio Stilton, anticipando un uso oggi diffuso, l’abbinamento con pregiati formaggi, da servire come antipasto su tagliere, insieme al miele.
Ogni regione si fregia di specialità tipiche che sono diventate parte della tradizione dolciaria. Della farina di noci si fa largo uso per confezionare crostate, biscotti, muffin, torte, nonché il buonissimo pane alle noci. Nel periodo delle feste di fine anno trionfano i pandolci, realizzati in una serie infinita di combinazioni allettanti; con uvetta, frutta candita, datteri, pepite di cioccolato, spezie odorose (cannella, chiodi di garofano, buccia d’arancia, vaniglia…).
Binomi perfetti, in gelateria e pasticceria, per creare stuzzicanti varianti. Il più classico con la frutta – mele, banane, pere, arance, uva, fichi – altri vincenti con il miele (il torrone ne è un esempio) e il cioccolato.
Deliziosa la cheesecake con crema di noci to state e cioccolato spalmata sulla base di bi scotti, da servire fredda.
Anche il gelato alle noci sposa le scaglie di cioccolato fondente così come forma un mix ineguagliabile di sa pori naturali con altri gusti alla frutta secca.
Fra le interpretazioni più moderne c’è il semifreddo, un dessert al cucchiaio che coniuga la dolcezza cremosa della panna (o dello yogurt) e la consistenza croccante del frutto.
Decorato con gherigli interi e miele distribuito a filo in superficie, può essere preparato con le noci caramellate. Natural mente il croccante alle noci è sempre di tendenza.