Turisti non per caso

Un tour…con il pallone!

Fischio d’inizio, a San Paolo, per il Campionato mondiale di calcio. Un lungo mese di emozioni, dal 12 giugno al 13 luglio, nel quinto Paese più grande del mondo, da scoprire attraverso le città che ospitano le partite.

Nazione: Brasile
Lingua: portoghese
Capitale: Brasilia
Valuta: Real brasiliano
Da vedere: San Paolo, Rio de Janeiro, Brasilia, Manaus, Recife, Natal, Belo Horizonte, Cuiabá, Fortaleza, Salvador, Curitiba, Porto Alegre
Clima: generalmente tropicale, ma varia secondo la topografia del territorio

Terra del calcio

Da San Paolo, con il match iniziale tra Brasile e Croazia, a Rio de Janeiro con la finalissima. Queste le tappe di partenza e di arrivo del Campionato mondiale di calcio che si disputa dal 12 giugno al 13 luglio, evento atteso e seguitissimo; la nazionale del Brasile vanta il record di squadra più titolata tra Fifa World Cup, Coppa America e Confederations Cup. Quale migliore occasione per un viaggio per conoscere questo Paese che, per superficie e per popolazione, è il quinto del mondo; le mete sono dodici, corrispondenti alla città in cui si gioca.

Città italiana

Importante centro economico dell’America latina, San Paolo attira più per motivi d’affari che turistici. Tuttavia anche questa megalopoli di 22 milioni di abitanti, in cui la comunità straniera più numerosa è la nostra, tanto da farle meritare l’appellativo di “città italiana”, ha alcune attrazioni da non perdere. Il centro storico si sviluppa attorno alla praça da Sé, dove sorge la cattedrale metropolitana di San Paolo, in stile neogotico, dedicata al patrono della città. È una zona di vie con diversi edifici storici da ammirare. Al contrario, l’avenida Paulista è un enorme e lungo viale nello stile delle metropoli americane, dove si innalzano edifici moderni, sedi di uffici e attività commerciali.

Negozi e sport

Caratteristici sono il quartiere giapponese e il grande mercato al coperto, qui si può assaggiare la specialità del “pastel de bacalhau”, una sorta di gnocco fritto ripieno di baccalà. Nei pressi del mercato si trova la via 25 marzo, considerata il centro commerciale all’aperto più vasto dell’America Latina, per l’alta concentrazione di negozi e shopping center. Per una passeggiata nel verde non si può mancare di andare al parco Ibirapuera, con piste ciclabili, campi da calcio, basket, tennis, il planetario e il padiglione espositivo Oca con mostre internazionali. Per gli amanti del calcio è imperdibile il Museu do futebol, all’interno dello stadio Pacaembu, che ospita una ricca collezione di cimeli legati a questo sport.
Brasile.

Foresta amazzonica

Brasile. Il calendario degli incontri, e quindi il nostro tour, si svolge tra le diverse città che ospitano le partite dei vari gironi. Manaus, Recife, Natal vedranno l’Italia impegnata nei match con Inghilterra, Costa Rica e Uruguay. Sulla riva del Rio Negro, vicino alla confluenza con il Rio delle Amazzoni, Manaus è il punto di partenza per visitare la foresta amazzonica. Impor tante centro di produzione del caucciù tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX secolo, la città ha una veste cosmopolita per i traffici del porto la presenza di numerose aziende, il movimento di turisti. Principali attrazioni sono il Teatro Amazonas, costruito nel periodo d’oro del commercio della gomma, e la spiaggia di Ponta Negra, nota per l’ecosistema e la vita notturna. I parchi conservano aree con il tipico ambiente della foresta; il più grande è quello che ospita l’Università federale di Amazonas, la prima a nascere in Brasile nel 1909.

La Venezia brasiliana

Dal clima tropicale molto umido di Manaus si passa a quello leggermente più mite di Recife. Con i 35°C costanti delle sue spiagge e il verde smeraldo del mare questa città è una delle mete turistiche più attraenti del Paese, considerata la Venezia brasiliana. La sua storia è legata alla coltivazione e al commercio della canna da zucchero e alla vicinanza con Olinda, entrata nell’elenco del Patrimonio dell’umanità dell’Unesco per essere una delle città coloniali meglio conservate del Brasile. A Recife va visitato il centro storico, con le sue vie pittoresche, i musei e la più vecchia sinagoga delle Americhe, la Kahal Zur Israel. La maggior parte degli hotel, dei locali e dei negozi si concentra sulla spiaggia di Boa Viagem, la più estesa tra i lidi urbani. Da Recife con un’ora di volo si raggiunge il meraviglioso arcipelago Fernando de Noronha, paradiso per le immersioni. Brasile.

All’ombra della Fortezza

Questo arcipelago è raggiungibile anche da Natal, città tra le più sicure del Brasile. Il nome è legato alla fondazione, avvenuta il 25 dicembre 1599, a opera del portoghese Albuquerque Maranhão. Da villaggio fuori della Fortezza dei Re Magi è cresciuta prima grazie all’allevamento di bestiame, poi con l’industria del sale e infine con la scoperta del petrolio. La fortezza, ancora in buono stato, è una delle poche testimonianze dell’epoca portoghese. A ricordo dell’accoglienz offerta agli aviatori Carlo del Prete e Arturo Ferrarin, che avevano raggiunto nel 1928 la costa Potiguar da Roma, dopo un volo di 49 ore, senza scalo, è rimasta la Coluna Capitolina donata da Mussolini.
Brasile.

Verde e spiagge

Le partite degli altri gironi si disputeranno a Belo Horizonte, Cuiabá, Fortaleza, Salvador, Curitiba, Porto Alegre. “Città giardino” è l’appellativo che ha avuto per molto tempo Belo Horizonte per la presenza di verde, oltre due milioni di alberi. Prima città brasiliana edificata su progetto, completato nel 1897, ha come punti di attrazione la Praça da Liberdade con il suo mix di edifici in stili differenti e il complesso architettonico di Pampulha. “Città verde” è anche Cuiabá che gode di una posizione privilegiata dal punto di vista turistico, poiché al centro di tre ecosistemi: la savana di Cerrado, la palude di Pantanal, l’Amazzonia. Città delle spiagge è Fortaleza con i suoi splendidi lidi.

Passato e futuro

Salvador è la culla del Brasile. Qui è approdato nel 1501 Amerigo Vespucci e cinquant’anni dopo è stata fondata la città, prima capitale brasiliana e primo porto coloniale. L’Elevador Lacerda, in stile déco, che trasporta gli abitanti dalla Cidada Alta a quella sottostante, è una grande attrazione. Curitiba è considerata la “capitale ecologica” per la creazione della prima isola pedonale del mondo, voluta nel 1972 dal sindaco Jaime Lerner che ha inaugurato una nuova politica attenta all’ecosostenibilità. Da non perdere un giro con il treno Serra Verde Express, una suggestiva linea ferroviaria panoramica. Città molto animata, ma vivibile, Porto Alegre è considerata un immenso museo architettonico a cielo aperto per la presenza di edifici che vanno dallo stile barocco a quello neoclassico e moderno. Brasile.

Sogno divenuto realtà

Brasile. Dagli ottavi ai quarti e alle semifinali si arriva alle finali! Lo scontro per il terzo e quarto posto si giocherà nella capitale, Brasilia. Capitale “giovane”, perché lo è dal 21 aprile 1960, quando fu inaugurata alla presenza di Juscelino Kubitschenk, il presidente che aveva voluto realizzare il sogno di una capitale in posizione neutrale nell’entroterra del Paese, al posto di Rio de Janeiro. Artefici di quel sogno furono l’urbanista Lúcio Costa, l’architetto Oscar Niemeyer e il landscape designer Roberto Burle Max. Brasilia è l’unica città al mondo costruita nel XX secolo entrata nella lista del patrimonio culturale dell’Unesco; è stata disegnata a forma di aeroplano.

Una pianta originale

La parte centrale ospita i ministeri, gli edifici governativi, il Senato e la Camera dei deputati e la cattedrale Nossa Senhora Aparecida, dall’originale struttura iperboloide. Dalla Torre della televisione si può godere di vedute spettacolari della città e del lago artificiale dove si affacciano ambasciate, circoli ricreativi, abitazioni di lusso e parchi. Le ali, Nord e Sud, ospitano il distretto bancario e quello alberghiero, aree residenziali con scuole e chiese. Simbolo di Brasilia è la scultura in bronzo di Bruno Giorni, posta di fronte al Palazzo di Planalto e dedicata alla memoria dei pionieri che hanno lavorato durante la costruzione della città. A ricordo, invece, del presidente Kubitschenk è stato eretto il Memorial JK. Brasile.

Forti contrasti

Il super match per proclamare i campioni del mondo è a Rio de Janeiro! Tra le più grandi metropoli del mondo, è una città dai forti contrasti. Ricchezza e povertà, eccessi e miserie, benessere e violenza convivono in una realtà dalla bellezza sfavillante, da ammirare dalla cima del colle Corcovado. È qui che si erge la statua del Cristo Redentore che, con le sue braccia aperte, avvolge idealmente la città e l’umanità intera. Altra meravigliosa vista può essere goduta dall’altrettanto noto colle Pan di Zucchero, dalla forma originale, raggiungibile con la funivia.

Investimento nel tempo

Brasile. Dici Rio de Janeiro e dici, calcisticamente parlando, Maracanã, nome con cui è noto lo stadio Mário Filho, “teatro” di tanti campioni. Per ospitare la Fifa World Cup il Brasile ha investito nella costruzione e nella ristrutturazione degli impianti sportivi, nonché nel miglioramento dei servizi di trasporto. Un investimento che ha fatto triplicare le spese previste e ha causato non poche proteste per il permanere delle diseguaglianze sociali. Tra ritardi e incidenti sul lavoro il Brasile ha ingaggiato una lotta contro il tempo per aprire i cancelli degli stadi ai tifosi di tutto il mondo e mostrare strutture all’avanguardia, frutto di progetti attenti alla sostenibilità, come nel caso di Cuiabá e Brasilia, o all’integrazione con l’ambiente circostante, come Natal, o allo sviluppo dell’area circostante, come San Paolo.

Chilometri sabbiosi

Copacabana e Ipanema sono altri due nomi “mitici” di Rio de Janeiro… Sono le spiagge più famose della città, dove i suoi abitanti e i turisti si godono il relax di una passeggiata sulla battigia o di un tuffo in mare. C’è sempre vita lungo questi chilometri sabbiosi, tra venditori ambulanti, bar e locali. Una perla verde è il parco nazionale di Tijuca, la più grande foresta all’interno di un’area urbana. Con la sua vegetazione lussureggiante penetra quasi fino al centro della città, dove non è da perdere il caratteristico quartiere di Santa Teresa che per l’architettura in stile Art Déco e la presenza di artisti è stato definito il Montmartre Carioca.

Brigadeiros alla Caipirinha

Dei Brigadeiros, dolcetti a base di latte condensato e cacao che non mancano mai alle feste dei bambini, si può preparare questa versione “alcolica” con il cocktail più famoso del Brasile.

Ingredienti:

1 latta di latte condensato (zuccherato), 2 cucchiai di burro, 50 ml di cachaça (o in alternativa vodka), zucchero di canna, scorza di limone per decorare ed eventualmente succo di limone.

Preparazione:

riscaldare in una padella o in una casseruola il latte condensato e il burro. Mescolare a fuoco basso fino a quando il tutto non tenderà ad addensarsi e a staccarsi dalla superficie della padella. Togliere dal fuoco il recipiente e aggiungere la cachaça e il succo di limone, poi rimettere ancora brevemente il tutto sul fuoco. Disporre la massa su una teglia imburrata e lasciare raffreddare. Ungere le mani di burro e preparare le palline con movimenti circolari. Decorarle con cristalli di zucchero e scorza fine di limone.

Dolce brigadeiro.

a cura di Federica Serva – foto di  Sxc.hu

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