Sostegno alla ricerca

Promessa mantenuta

Ci siamo riusciti, noi di puntoIT insieme alle associazioni di categoria, a far sì che il gelato artigianale sostenga la Fondazione Umberto Veronesi anche nel 2015. Allo studio nuove iniziative di comunicazione per ribadire con forza al consumatore lo straordinario concetto che “il gelato artigianale fa bene e aiuta la ricerca scientifica”.

Appuntamento al SIGEP, martedì 20 gennaio in sala Neri alle ore 16,15 per il resoconto del primo anno di attività e per l’annuncio ufficiale della prosecuzione dell’iniziativa!

 

Adesione unanime

Eravamo quasi certi, ma non potevamo darlo sicuramente per scontato. Tutte le componenti che nel 2014 avevano aderito all’iniziativa di PuntoIT a sostegno di una borsa di ricerca a Elena Dogliotti, brillante e giovane ricercatrice della Fondazione Veronesi, hanno riconfermato la volontà di proseguire anche il prossimo anno. Tutti, ma proprio tutti, hanno aderito con entusiasmo e in tempi rapidissimi. Unanime quindi l’adesione che ci sprona ancor di più a potenziare l’attività divulgativa con nuovi messaggi e nuove iniziative.

Orgoglio e determinazione

Come affermato più volte, noi di PuntoIT siamo orgogliosi di aver creduto fortemente in questo sodalizio con la Fondazione Umberto Veronesi e di averlo portato avanti con caparbietà. Un doveroso grazie alle diverse associazioni di categoria: Aiipa, Acomag, Artglace, GA, Cna, Confartigianato, Maestri della Gelateria Italiana e un grazie alla Coppa del Mondo di Gelateria e al Sigep per averci affiancato e sostenuto. Tutti noi stiamo facendo “bene” al gelato artigianale!

LA RICERCA

 

Elena Dogliotti, stimata ricercatrice della Fondazione Umberto Veronesi, prosegue in questo quinto appuntamento con la nostra rivista il percorso per introdurci sempre più nell’affascinante mondo della ricerca.

 

 

“… i composti fenolici delle bacche vengono metabolizzati e ulteriormente convertiti dalla microflora del colon in molecole correlate. Questi composti possono persistere in vivo, accumularsi nei tessuti bersaglio, e contribuire in modo significativo agli effetti biologici che sono stati osservati per i frutti di bosco. Numerosi studi in vitro hanno dimostrato attività di vari estratti di bacche contro i diversi aspetti del processo tumorigenico rinforzando la tesi che le diete ad alto contenuto di frutta e verdure proteggono contro il cancro.

Elena Dogliotti ricercatrice della Fondazione Umberto Veronesi.

Studi epidemiologici indicano che il consumo di una dieta ricca di composti fitochimici contribuisce alla riduzione del rischio per alcuni tipi di tumori umani. I composti fenolici bioattivi delle bacche conferiscono effetti antitumorali attraverso vari meccanismi di azione fra loro complementari e congiunti. Fra le attività biologiche anticancro accertate, il lampone è stato dimostrato essere protettivo contro i tumori dell’esofago, del colon, e dei tumori del cavo orale. Sono state isolate diverse specie chimiche da estratti di bacche che hanno dimostrato in vitro attività antimutagenica, proapoptotica tumorale, inattivante per i radicali liberi e le specie di ossigeno attive”.


a cura di Franco Cesare Puglisi

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