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HostMilano: Sostenibilità, Innovazione e la fiera in presenza: le chiavi per ripartire

Come è cambiato il centro della ristorazione mondiale? Ce lo racconta Andrew Rigie di The NYC Hospitality Alliance. Sostenibilità, ristori e fiere in presenza restano le chiavi per la ripartenza.

“If I can make it there I’ll make it anywhere”, se posso farlo qui posso farlo ovunque, recita la nota canzone. E in effetti se New York, il centro dell’ospitalità mondiale, sta sperimentando la ripresa è una buona notizia per tutti. Ma come ha vissuto al Grande Mela questo anno e mezzo e come vede il futuro? Lo abbiamo chiesto a Andrew Rigie, Direttore Esecutivo di The NYC Hospitality Alliance, l’associazione non profit che riunisce 24mila locali newyorkesi.

Ci puoi raccontare come la città ha vissuto la pandemia e qual è la situazione attuale?

L’industria della ristorazione di New York è stata devastata dal COVID-19. Migliaia di attività hanno chiuso e molte altre sono sull’orlo della sopravvivenza. Ci sono circa 130.000 persone in meno che lavorano nei ristoranti e nei bar della nostra città. L’industria necessita di un maggior sostegno da parte del Governo per poter salvare il maggior numero possibile di ristoranti in difficoltà. Nonostante ciò, non ho dubbi che la ristorazione alla fine tornerà ai livelli precedenti, perché la gente ama mangiare, bere e socializzare. Quindi sono cautamente ottimista, ma la strada per la ripresa è ancora lunga.

Quali tendenze vedi?

In questo momento l’attenzione è sulla ripresa. Penso che continueremo a vedere meno voci nei menu, menu con codice QR e ristoranti che cercano di ottimizzare le loro operazioni commerciali. Il pranzo all’aperto, amato da molti, diventerà una caratteristica permanente dell’industria della ristorazione e del paesaggio urbano della città. I ristoratori stanno anche pensando a come attrarre e mantenere i lavoratori, perché c’è scarsità di manodopera al momento, anche se la disoccupazione è alta.

La sostenibilità quanto conta?

Molti ristoranti si concentrano su pratiche sostenibili come l’acquisto di prodotti biologici e/o di provenienza locale. La città di New York ha appena approvato una legge che limita le cannucce di plastica e molti ristoranti stanno volontariamente cercando di ridurre i rifiuti e l’impatto sull’ambiente in modi che spesso risultano in un risparmio di denaro, come fornire forchette e coltelli di plastica con il cibo da asporto solo su richiesta. Naturalmente c’è anche l’aspetto del marketing che attira i clienti.

Come vedi il ruolo delle fiere in presenza?

Le fiere sono un luogo eccellente per i ristoratori per conoscere nuovi prodotti e servizi, incontrare di persona i loro venditori, fare affari e fare rete con altre persone del settore.

Mi interessa vedere come la tecnologia e gli incontri virtuali influenzeranno il futuro delle fiere.

Sarai a Host2021 e cosa cercherai?

Ci sarò e guarderò il più possibile. Sono sempre impressionato dall’incredibile diversità di opzioni a HostMilano e penso che, uscendo dalla pandemia, l’aspetto sociale di incontrarsi di persona renderà lo show ancora più speciale quest’anno.

 

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