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Appuntamento autunnale per Identità Golose

Nuova data e nuovo tema per Identità Golose Milano. Il congresso internazionale di cucina d’autore, pasticceria e servizio di sala si terrà da sabato 24 a lunedì 26 ottobre al Mi.Co di Milano all’insegna del tema “Costruire un nuovo futuro”. Cambierà anche il format, nel senso che all’impianto originale di evento dal vivo, invariato pur nel rispetto delle normative che regolamenteranno la realizzazione dei grandi eventi nell’immediato futuro, si affiancherà una potente piattaforma digitale che consentirà di seguire il congresso nelle sue varie fasi e di condividere l’esperienza espositiva delle aziende partner senza limiti di tempo e partecipazione.

Se il congresso non rinuncia alla sua dimensione tradizionale, che pone al centro l’incontro e la relazione, il convivio e l’esperienza diretta, la parte digitale consentirà nuove e importanti possibilità di interazione per aprire il congresso a originali prospettive di sviluppo per il futuro.

«Concepiremo il congresso – spiega Paolo Marchi – in modo diverso, a iniziare dalla sua digitalizzazione, perché in questi mesi abbiamo assistito al forte sviluppo del web, eventualità che era nelle cose ma che la crisi ha certo accelerato. Siamo anche indotti a cambiare tema: avevamo pensato inizialmente al senso di responsabilità per sottolineare alcuni eccessi che allignavano nel settore. Gli accadimenti hanno fatto in modo che tale senso di responsabilità diventasse fattore ormai acquisito. Dev’essere proprio la base dalla quale ripartire. E allora: il nuovo tema è “Costruire un nuovo futuro”, perché va ridiscusso l’intero mondo della ristorazione. Ci sono tanti sviluppi – dal delivery in poi – che dobbiamo capire quale ruolo possano essere in prospettiva rispetto a un settore che oggi sta soffrendo, ma deve tornare al più presto a stare in piedi, deve recuperare redditività».

«Ora si tratta di ripartire e di ricostruire recuperando innanzitutto quei valori straordinari che per lungo tempo abbiamo dato per scontati e che oggi invece vanno riconquistati» aggiunge Claudio Ceroni. «Il vero dramma sociale – continua – è stato l’azzeramento della convivialità e delle relazioni umane che avvenivano attorno alla tavola. Ciò non è avvenuto solo nella ristorazione, penso al teatro, alla musica… Ma la forza della ristorazione era quella di consentire tale interazione tutti i giorni. Ecco: nel “Costruire un nuovo futuro” andrà ridefinita tale dimensione perduta».

La prossima edizione del congresso sarà ancora una volta l’occasione per riflettere sulle scelte, sulle prospettive e sui trend che guideranno lo sviluppo del settore grazie allo stimolante dialogo fra cuochi, pasticceri, pizzaioli, gelatieri, uomini e donne di sala, artigiani, professionisti della comunicazione e imprenditori.

 

 

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