Tendenze

Tutti pazzi per il Cioccolato

La seconda edizione del Salon du Chocolat si è svolta con successo lo scorso febbraio al MiCo – Milano Congressi; 34mila i visitatori, quasi il doppio dell’anno scorso.

Serata inaugurale

Il Salon du Chocolat, evento nato a Parigi nel 1994, per l’edizione di Milano è stato patrocinato da Ampi, organizzato da Digital Events e ideato da Event International.
Il maître chocolatier Ernst Knam durante l’inaugurazione ha svelato la sua statua di cioccolato ispirata al Bacio di Auguste Rodin, realizzata con tecniche diverse, tra cui lo spruzzo con aerografo e la tecnica “dripping” elaborata dal pittore Jackson Pollock negli anni ’40.

Fashion show

Ha aperto il Salone la “Chocolate Gallery”, sfilata di abiti in cioccolato firmata dai maestri pasticcieri di Ampi e realizzati in collaborazione con dodici stilisti internazionali studenti di Naba, l’accademia di Milano. Hanno dato il loro supporto Davide Comaschi e Nicoletta Morozzi, Fashion Leader dell’area Fashion Design di Naba. Il tema della sfilata nasce dalla volontà di unire insieme arte, fashion e food come categorie creative che insieme sanno combinare la bellezza delle forme, il profumo e il gusto del cioccolato con lo stile e l’eleganza della moda. Gli stilisti, per la realizzazione dei bozzetti degliabiti, si sono ispirati alle suggestioni suscitate da opere d’arte di diversi stili e periodi storici.

Gran finale

Hanno inoltre sfilato due abiti che hanno calcato la passerella parigina, firmati dai maître chocolatier francesi Patrice Chapon e Anita Thakker, realizzati rispettivamente in collaborazione con gli stilisti Jean Paul Benielli e Jasper Garvida, e la mise creata da Silvie Valtan, stilista del Camerun. Ha chiuso la sfilata un raffinato abito da sposa, disegnato dallo stilista Tony Ward, impreziosito da ricami e piccoli fiori in cioccolato realizzati da Ernstm Knam; protagonista del gran finale una torta nuziale di cinque piani ornata con le stesse decorazioni dell’abito bianco.

Iniziativa benefica

Davide Comaschi ha presentato il cioccolatino creato e ideato per la lega tumori Lilt, a cura della Chocolate Academy Milano e con la collaborazione dell’architetto Annalisa Gallo; “Il Cuore di San Valentino 2017” ha ricevuto il Premio Speciale “Choco design e impegno sociale” nell’ambito del Brand Identity GrandPrix 2017. La pralina è stata messa in vendita solamente durante l’evento e il ricavato è destinato ai bambini malati e in particolare alle case alloggio e all’accompagnamento alle terapie.

Il cuore del Salon

Ottanta espositori provenienti anche dall’estero, tra cui Camerun, Perù, Venezuela e Togo, hanno presentato moltissime varietà di praline e dolci a base di cacao. Numerosi sono stati gli show cooking sui diversi palchi, da Ernst Knam, che ha creato una pralina con il rapper Emis Killa, a Iginio Massari; da Davide Comaschi e Roberto Rinaldini agli chef Gualtiero Marchesi, Davide Oldani e Loretta Fanella, solo per fare qualche nome. Il pubblico ha sperimentato percorsi di degustazione dalla fava di cacao alla pralina; la Compagnia del Cioccolato ha organizzato varie de gustazioni e ha consegnato il “Premio Tavo letta d’Oro 2017” ai marchi vincitori Amedei, Slitti e Domori.

Studio di aromi

Gelato al cioccolato aromatizzato o pralina in versione gelato, così il “dolce freddo” ha conquistato i visitatori al Salon du Chocolat. Antonio Morgese della Gelateria Rigoletto di Milano è partito dall’esperienza del progetto “Il gelato delle regioni” di Expo, con cui aveva valorizzato nei mantecati alcuni prodotti tipici regionali, per proporre gusti al cioccolato aromatizzato con diversi ingredienti: Fondente e Bergamotto, Latte e Anice, Gianduia e Timo, Cioccolato al Barolo, Fondente di Modica, Bianco Vanini, Biskélia al caramello e sale. Simone De Feo della Cremeria Capolinea di Reggio Emilia ha studiato otto varietà aromatiche di cacao Domori per elaborare una ricetta di gelati capaci di esprimere queste varietà. Fondamentale l’uso esclusivo di massa di cacao al cento per cento per far risaltare il gusto dolce e rotondo del Sambirano dal Madagascar, ad esempio, o quello deciso del Morogoro dalla Tanzania.

Praline nel cono

Altrettanto graditi dal pubblico sono stati i gelati ispirati a praline, come quella con cui Davide Comaschi ha vinto il World Chocolate Masters. Infatti, nella vetrina gelateria della Chocolate Academy Milano, si è trasformata nel gusto gelato Chocopralina. Altro esempio è il “Tartufo al Pistacchio” di La Perla di Torino che è stato interpretato in mantecato da Filippo Novelli.

Non solo degustazioni…

Nella cornice di Salon du chocolat, Editrade, presente con un proprio stand, ha curato due eventi. Al primo, dal tema “Gelato al Cioccolato”, hanno partecipato Roberto Padrin, Sindaco di Longarone, la città del gelato per eccellenza, Antonio Morgese, noto gelatiere titolare delle gelaterie milanesi Rigoletto e Caterina Verri, direttore creativo dell’omonima agenzia di comunicazione. Si è affrontata la tematica del gelato al cioccolato come gusto di forte tendenza, sempre più declinato in tanti sapori e abbinamenti, dal cioccolato al barolo al cioccolato al timo. Per poi comprendere come viene comunicato al consumatore, attraverso studi specifici di campagne pubblicitarie in cui il cioccolato si rivolge a un pubblico vasto e variopinto. Il secondo appuntamento si è concentrato sulla presentazione del nuovo libro Fusione Inversa curato da Pierpaolo e Riccardo Magni con Luciana Polliotti. Un volume molto apprezzato e definito un’opera di design del gelato, alla riscoperta in chiave moderna delle antiche tecniche di gelateria.


a cura di Alessia Federici

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